Poveri cittadini/pazienti costretti ad aspettare...ma siamo matti?
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Poveri cittadini/pazienti costretti ad aspettare...ma siamo matti?
Da "Genova Oggi Notizie":
Liguria - Niente da fare: mercoledì prossimo 16 marzo i medici di base chiuderanno lo studio e i pazienti che avranno bisogno di visite o ricette dovranno pazientare fino al 18, sempre che il medico in questione non approfitti del lungo ponte per una salutare mini vacanza lontano dallo stress di una professione che, appunto, il sindacato dei medici della mutua Fimmg denuncia come sempre più stressante.
Nonostante l'esplicita richiesta dell'assessore ligure alla Salute Claudio Montaldo di tenere gli studi aperti per tutta la giornata del 16 marzo, che precede la festa nazionale istituita per i 150 anni dell'Unità d'Italia, i medici della mutua non ci stanno: si tratta di un giorno prefestivo a tutti gli effetti e, quindi, gli interessati intendono far valere il loro diritto, sancito da norma nazionale, di poter chiudere l'ambulatorio e tenere in funzione il solo servizio di guardia medica. "Del resto in Liguria i problemi della medicina del territorio sono moltissimi e la Regione non ne ha ancora risolto uno" rispondono a Montaldo dalla Fimmg, rispedendo la sua richiesta al mittente. "Ormai la medicina territoriale è considerata niente più che la parente povera della medicina tradizionale - ironizza il segretario provinciale Fimmg Angelo Canepa - Sono ormai sette mesi che si rimanda ad un nuovo piano sanitario che non è più stato minimamente considerato, e nessuno ci ha più contattato per avere un nostro parere, ma i problemi sono eramente troppi, a partire dall’informatizzazione di cui abbiamo disperatamente bisogno perchè è uno strumento fondamentale che ci consentirebbe di fornire dati ai colleghi dei pronti soccorsi e degli ospedali su tutti i nostri pazienti, come già fanno i medici di base di diverse altre regioni italiane". Senza contare poi il problema dei certificati online "li facciamo a nostre spese, - continua Canepa - sia materialmente che per quanto riguarda il tempo, che troviamo noi". E a settembre se ne aggiungerà uno nuovo: quello delle ricette online. Ma ogni cosa a suo tempo.
Per colpa di questi lavativi di MMG che, udite udite, pretendono di far valere il proprio contratto di lavoro, i poveri e malaticci pazienti della Liguria dovranno attendere dal pomeriggio del 16/03 (dato che la mattina gli studi saranno aperti, se dovuto) fino addirittura alla mattina del 18/03 per richiedere prescrizioni urgenti come il farmaco che prendono da anni ma che si sono scordati di richiedere prima o la trascrizione di esami o farmaci richiesti su carta rigorosamente bianca dallo specialista/dentista/luminare/ dietista ecc. ecc., o la ricetta dell'ultimo minuto dato che, loro si, fanno il ponte e "fino a lunedì non mi basta, sa, e mi sono scordato...". E' grottesco che l'assessore ligure si preoccupi del fatto che venerdì i colleghi liguri faranno ponte; forse ignora che i MMG non possono chiudere come le salumerie (e gli uffici dell'assessore, forse) ma che devono essere sostituiti. E ora chi glielo dice che a Pasqua sia la domenica che il lunedì dell'angelo sono festivi, e anche lì il paziente di giorni ne aspetta due e mezzo? (diremo a Benedetto XVI di accorpare queste inutili e ridondanti ricorrenze...) E così a ferragosto, che capita di lunedì, stessa storia. E il primo novembre, martedì, se lostudio il giorno prima fosse di pomeriggio, si farebbero ben tre giorni e mezzo di chiusura! Orrore! Meno male che natale, capodanno e il primo maggio hanno avuto il buon gusto di cadere in giorni già festivi per conto loro... E io che come un fesso, per rispetto dei pazienti e per lavorare meglio apro il lunedì mattina e il venerdì pomeriggio, per non sentirmi dire che "chiudo per il weekend lungo dal pomeriggio del venerdì a quello del lunedì" (ma il parlamento non fa solo tre o quattro giorni di sedute?).
La notizia non è stata molto amplificata dai media (per fortuna, credo) ma è gravissima, secondo me.
Solidarietà con i colleghi liguri, che secondo me devono fare sciopero bianco rifiutando di effettuare qualunque prestazione del tipo sopra citato fino al venerdì: non ne vedo l'urgenza. Per non parlare della continuità assistenziale, che perderebbe lavoro. Alla faccia poi del rispetto della festa per una cosuccia come l'Unità d'Italia; vuoi mettere con "miss padania"? (e si che l'assessore ligure credo sia un "pidiino"...)
ciao, un sempre più schifato
Anpic
PS: chiedo scusa se nella foga ho fatto strage di maiuscole/minuscole, e credo anche di aver sbagliato discussione, forse sarebbe stato meglio in "aspetti burocratici" (apriamone un altra intitolata alle idiozie...).
Liguria - Niente da fare: mercoledì prossimo 16 marzo i medici di base chiuderanno lo studio e i pazienti che avranno bisogno di visite o ricette dovranno pazientare fino al 18, sempre che il medico in questione non approfitti del lungo ponte per una salutare mini vacanza lontano dallo stress di una professione che, appunto, il sindacato dei medici della mutua Fimmg denuncia come sempre più stressante.
Nonostante l'esplicita richiesta dell'assessore ligure alla Salute Claudio Montaldo di tenere gli studi aperti per tutta la giornata del 16 marzo, che precede la festa nazionale istituita per i 150 anni dell'Unità d'Italia, i medici della mutua non ci stanno: si tratta di un giorno prefestivo a tutti gli effetti e, quindi, gli interessati intendono far valere il loro diritto, sancito da norma nazionale, di poter chiudere l'ambulatorio e tenere in funzione il solo servizio di guardia medica. "Del resto in Liguria i problemi della medicina del territorio sono moltissimi e la Regione non ne ha ancora risolto uno" rispondono a Montaldo dalla Fimmg, rispedendo la sua richiesta al mittente. "Ormai la medicina territoriale è considerata niente più che la parente povera della medicina tradizionale - ironizza il segretario provinciale Fimmg Angelo Canepa - Sono ormai sette mesi che si rimanda ad un nuovo piano sanitario che non è più stato minimamente considerato, e nessuno ci ha più contattato per avere un nostro parere, ma i problemi sono eramente troppi, a partire dall’informatizzazione di cui abbiamo disperatamente bisogno perchè è uno strumento fondamentale che ci consentirebbe di fornire dati ai colleghi dei pronti soccorsi e degli ospedali su tutti i nostri pazienti, come già fanno i medici di base di diverse altre regioni italiane". Senza contare poi il problema dei certificati online "li facciamo a nostre spese, - continua Canepa - sia materialmente che per quanto riguarda il tempo, che troviamo noi". E a settembre se ne aggiungerà uno nuovo: quello delle ricette online. Ma ogni cosa a suo tempo.
Per colpa di questi lavativi di MMG che, udite udite, pretendono di far valere il proprio contratto di lavoro, i poveri e malaticci pazienti della Liguria dovranno attendere dal pomeriggio del 16/03 (dato che la mattina gli studi saranno aperti, se dovuto) fino addirittura alla mattina del 18/03 per richiedere prescrizioni urgenti come il farmaco che prendono da anni ma che si sono scordati di richiedere prima o la trascrizione di esami o farmaci richiesti su carta rigorosamente bianca dallo specialista/dentista/luminare/ dietista ecc. ecc., o la ricetta dell'ultimo minuto dato che, loro si, fanno il ponte e "fino a lunedì non mi basta, sa, e mi sono scordato...". E' grottesco che l'assessore ligure si preoccupi del fatto che venerdì i colleghi liguri faranno ponte; forse ignora che i MMG non possono chiudere come le salumerie (e gli uffici dell'assessore, forse) ma che devono essere sostituiti. E ora chi glielo dice che a Pasqua sia la domenica che il lunedì dell'angelo sono festivi, e anche lì il paziente di giorni ne aspetta due e mezzo? (diremo a Benedetto XVI di accorpare queste inutili e ridondanti ricorrenze...) E così a ferragosto, che capita di lunedì, stessa storia. E il primo novembre, martedì, se lostudio il giorno prima fosse di pomeriggio, si farebbero ben tre giorni e mezzo di chiusura! Orrore! Meno male che natale, capodanno e il primo maggio hanno avuto il buon gusto di cadere in giorni già festivi per conto loro... E io che come un fesso, per rispetto dei pazienti e per lavorare meglio apro il lunedì mattina e il venerdì pomeriggio, per non sentirmi dire che "chiudo per il weekend lungo dal pomeriggio del venerdì a quello del lunedì" (ma il parlamento non fa solo tre o quattro giorni di sedute?).
La notizia non è stata molto amplificata dai media (per fortuna, credo) ma è gravissima, secondo me.
Solidarietà con i colleghi liguri, che secondo me devono fare sciopero bianco rifiutando di effettuare qualunque prestazione del tipo sopra citato fino al venerdì: non ne vedo l'urgenza. Per non parlare della continuità assistenziale, che perderebbe lavoro. Alla faccia poi del rispetto della festa per una cosuccia come l'Unità d'Italia; vuoi mettere con "miss padania"? (e si che l'assessore ligure credo sia un "pidiino"...)
ciao, un sempre più schifato
Anpic
PS: chiedo scusa se nella foga ho fatto strage di maiuscole/minuscole, e credo anche di aver sbagliato discussione, forse sarebbe stato meglio in "aspetti burocratici" (apriamone un altra intitolata alle idiozie...).
anpic- Membro Junior
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Re: Poveri cittadini/pazienti costretti ad aspettare...ma siamo matti?
Come al solito nei nostri confronti: "al danno si aggiunge la beffa"!!!
aditroia- Membro Junior
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