LETTERA APERTA A BALDUZZI
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LETTERA APERTA A BALDUZZI
GRUPPO MEDICO SANITA’ IN RETE
https://www.facebook.com/groups/sanitainrete
9/11/2012
LETTERA APERTA
Agli Organi /Agenzia di Stampa
LORO SEDI
In risposta ai numerosi articoli pubblicati di recente sulle principali
testate italiane, in cui il segretario di uno dei sindacati di MMG
afferma con sicurezza che i medici di famiglia sono in grandissima
maggioranza soddisfatti delle proposte contenute nel recente decreto
Balduzzi, ed in riferimento all'apertura degli studi di Medicina
Generale 24 h al giorno per 7 giorni su 7, vorremmo puntualizzare quanto
segue.
E’ purtroppo ormai consuetudine della politica ricorrere per qualsiasi
decisione allo strumento della decretazione, misura sostanzialmente
deputata a risolvere le questioni d’urgenza e questo governo di tecnici ,
non eletto dai cittadini e quindi inserito in una dinamica che appare
poco democratica sembra non fare eccezione. Riteniamo infatti che in una
materia così importante come la riorganizzazione del SSN ed in
particolare del suo cardine, ovvero la medicina di famiglia, sia
necessaria una lunga e ponderata discussione in cui ognuna delle parti
in causa sia chiamata ad esprimersi . Le riforme dall’alto, mascherate
come urgenza ed inglobate in materia di spending review, non sono
tollerabili in uno stato democratico, specie quando si ragiona della
salute dei cittadini , principio sancito e tutelato dalla Costituzione.
Dunque vi è già un clamoroso errore di partenza in questo decreto, del
quale oltre la non democraticità , si vede ben poco anche l’utilità.
L’impossibilità per qualsiasi essere umano di lavorare 24 ore su 24
rende obbligatoria, come previsto dal decreto stesso, l’aggregazione di
numerosi medici , la quale associazione non solo appare impossibile in
moltissime parti del nostro Paese, ma obbligherà i cittadini a veri e
propri viaggi della speranza per raggiungere l’agognata struttura. Ma
quando i trafelati cittadini giungeranno all’interno dello studio medico
si accorgeranno con disappunto di non trovare il loro medico di fiducia
e questo potrà loro succedere in futuro numerose volte , con il
risultato che il loro medico di fiducia in pratica non esisterà più.
Dunque la riforma mira sostanzialmente a modificare gravemente il
rapporto fiduciario medico /paziente , trasformando l’antico e sempre
amato medico della persona nel medico della struttura e il classico
paziente nel proprio fascicolo elettronico.
La riforma non solo non ridurrà ma verosimilmente aumenterà le spese,
sia per creare le strutture polifunzionali sia per pagare chi vi opera (
perché ad esempio l’attività notturna non può essere ricompensata come
quella diurna ); pertanto la riforma ad invarianza di spesa appare assai
poco praticabile.
Non vi sarà inoltre alcuna riduzione degli accessi al PS, perché il
paziente ansioso o chi sta veramente male continuerà ad andarci e perché
il medico della struttura sarà in ogni caso obbligato ad inviare in
Ospedale il paziente acuto, per difetto di procedure
diagnostico-terapeutiche che solo in ambito ospedaliero possono avere la
giusta dinamica. Il risultato che il decreto vorrebbe perseguire ossia
svuotare i PS attraverso l’apertura degli ambulatori h24 non solo non
sarà raggiunto ma si rivelerà inutile e costoso, perché il paziente ha
diritto di recarsi dove vuole, perché attraverso l’indiscriminato
aumento dell’offerta, attraverso una logica da supermarket, il
consumismo sanitario tenderà a far lievitare i costi e perché il decreto
non tiene conto della specificità dei ruoli professionali, non potendo
l’assistenza di Medicina Generale essere interscambiabile con attività
di Pronto Soccorso, di Emergenza e di Continuità Assistenziale.
L’apertura h24 servirà soltanto a coloro che ritengono per principio che
tutto sia dovuto, i quali potranno recarsi in ogni momento e più volte
al giorno, trovando sempre qualcuno del gruppone che li ascolta, con
inutili e dannosi intasamenti a scapito delle vere e proprie patologie.
Inoltre per le prestazioni di diagnostica nei megastudi serviranno soldi
e competenze , perché non si può improvvisare una ecografia o un ECG se
non si hanno il background e l’esperienza necessari; occorrerà pertanto
ricorrere a specialisti , che dovranno essere pagati per la loro opera e
che ben difficilmente accetteranno la disponibilità anche notturna ,
dal momento che la diagnostica già esiste nei PS. Dove sperimentati, i
grupponi sono falliti o hanno dato pessimi risultati come evidenziato
su BJGP e piuttosto siamo tra gli ultimi in Europa nell'avere
Dipartimenti di Medicina di Famiglia e nell'essere veri specialisti in
medicina di famiglia con pari dignità professionale,sociale economica e
contrattuale rispetto agli altri medici.
Dunque moltissime ombre e ben poche luci nel decreto Balduzzi, che viene
difeso a spada tratta da alcuni sindacati e ci chiediamo riguardo al
necessario finanziamento delle aggregazioni quale soggetto pubblico o
(privato?) dovrà amministrare il budget assegnato. E con quali garanzie?
Saranno i sindacati a gestire tutto questo?
Ogni cittadino si troverà verosimilmente ad avere una specie di piccola
dote per superare la quale il medico dovrà dimostrare l’effettiva
necessità con perdita di tempo ed energie.
Cosa servirebbe dunque veramente a nostro avviso ?
I PS andrebbero potenziati e i MMG, che sono ancora oggi la figura nei
confronti dei quali i cittadini italiani hanno la maggiore fiducia ,
andrebbero sostenuti ed incentivati non senza un’opera di educazione
sanitaria nei confronti dei pazienti, ormai indispensabile per evitare
accessi inutili in ambulatori ed ospedali e salvaguardare la salute di
tutti. La Guardia Medica non andrebbe soppressa, ma potenziata , con
adeguata preparazione dei medici, perché uno dei rischi
dell’aggregazione mono o polifunzionale, se gestita attraverso budget
contrattati con singole Regioni o singole ASL, oltre a determinare una
frammentazione infinita del nostro Sistema Sanitario potrebbe porre seri
problemi di qualità dell’assistenza perché c’è il rischio che con il
budget si paghino medici alle prime armi per gli sgraditi turni di notte
, con conseguente disservizio. Infine come esistono i premi produzione
per i dirigenti amministrativi bisognerebbe introdurre una sorta di
premio per i medici che curano bene i loro pazienti , ovvero per quelli
che meglio educano , meno ricoverano e più assistono i loro pazienti.
Questo e non il populismo del sempre disponibile sarebbe il meccanismo
giusto per una vera rivoluzione della Medicina di base, premiare i
migliori e non obbligare tutti ad una vita d’inferno in unioni
orgiastiche.
Distinti saluti,
I Medici di Sanità in Rete
https://www.facebook.com/groups/sanitainrete
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9/11/2012
LETTERA APERTA
Agli Organi /Agenzia di Stampa
LORO SEDI
In risposta ai numerosi articoli pubblicati di recente sulle principali
testate italiane, in cui il segretario di uno dei sindacati di MMG
afferma con sicurezza che i medici di famiglia sono in grandissima
maggioranza soddisfatti delle proposte contenute nel recente decreto
Balduzzi, ed in riferimento all'apertura degli studi di Medicina
Generale 24 h al giorno per 7 giorni su 7, vorremmo puntualizzare quanto
segue.
E’ purtroppo ormai consuetudine della politica ricorrere per qualsiasi
decisione allo strumento della decretazione, misura sostanzialmente
deputata a risolvere le questioni d’urgenza e questo governo di tecnici ,
non eletto dai cittadini e quindi inserito in una dinamica che appare
poco democratica sembra non fare eccezione. Riteniamo infatti che in una
materia così importante come la riorganizzazione del SSN ed in
particolare del suo cardine, ovvero la medicina di famiglia, sia
necessaria una lunga e ponderata discussione in cui ognuna delle parti
in causa sia chiamata ad esprimersi . Le riforme dall’alto, mascherate
come urgenza ed inglobate in materia di spending review, non sono
tollerabili in uno stato democratico, specie quando si ragiona della
salute dei cittadini , principio sancito e tutelato dalla Costituzione.
Dunque vi è già un clamoroso errore di partenza in questo decreto, del
quale oltre la non democraticità , si vede ben poco anche l’utilità.
L’impossibilità per qualsiasi essere umano di lavorare 24 ore su 24
rende obbligatoria, come previsto dal decreto stesso, l’aggregazione di
numerosi medici , la quale associazione non solo appare impossibile in
moltissime parti del nostro Paese, ma obbligherà i cittadini a veri e
propri viaggi della speranza per raggiungere l’agognata struttura. Ma
quando i trafelati cittadini giungeranno all’interno dello studio medico
si accorgeranno con disappunto di non trovare il loro medico di fiducia
e questo potrà loro succedere in futuro numerose volte , con il
risultato che il loro medico di fiducia in pratica non esisterà più.
Dunque la riforma mira sostanzialmente a modificare gravemente il
rapporto fiduciario medico /paziente , trasformando l’antico e sempre
amato medico della persona nel medico della struttura e il classico
paziente nel proprio fascicolo elettronico.
La riforma non solo non ridurrà ma verosimilmente aumenterà le spese,
sia per creare le strutture polifunzionali sia per pagare chi vi opera (
perché ad esempio l’attività notturna non può essere ricompensata come
quella diurna ); pertanto la riforma ad invarianza di spesa appare assai
poco praticabile.
Non vi sarà inoltre alcuna riduzione degli accessi al PS, perché il
paziente ansioso o chi sta veramente male continuerà ad andarci e perché
il medico della struttura sarà in ogni caso obbligato ad inviare in
Ospedale il paziente acuto, per difetto di procedure
diagnostico-terapeutiche che solo in ambito ospedaliero possono avere la
giusta dinamica. Il risultato che il decreto vorrebbe perseguire ossia
svuotare i PS attraverso l’apertura degli ambulatori h24 non solo non
sarà raggiunto ma si rivelerà inutile e costoso, perché il paziente ha
diritto di recarsi dove vuole, perché attraverso l’indiscriminato
aumento dell’offerta, attraverso una logica da supermarket, il
consumismo sanitario tenderà a far lievitare i costi e perché il decreto
non tiene conto della specificità dei ruoli professionali, non potendo
l’assistenza di Medicina Generale essere interscambiabile con attività
di Pronto Soccorso, di Emergenza e di Continuità Assistenziale.
L’apertura h24 servirà soltanto a coloro che ritengono per principio che
tutto sia dovuto, i quali potranno recarsi in ogni momento e più volte
al giorno, trovando sempre qualcuno del gruppone che li ascolta, con
inutili e dannosi intasamenti a scapito delle vere e proprie patologie.
Inoltre per le prestazioni di diagnostica nei megastudi serviranno soldi
e competenze , perché non si può improvvisare una ecografia o un ECG se
non si hanno il background e l’esperienza necessari; occorrerà pertanto
ricorrere a specialisti , che dovranno essere pagati per la loro opera e
che ben difficilmente accetteranno la disponibilità anche notturna ,
dal momento che la diagnostica già esiste nei PS. Dove sperimentati, i
grupponi sono falliti o hanno dato pessimi risultati come evidenziato
su BJGP e piuttosto siamo tra gli ultimi in Europa nell'avere
Dipartimenti di Medicina di Famiglia e nell'essere veri specialisti in
medicina di famiglia con pari dignità professionale,sociale economica e
contrattuale rispetto agli altri medici.
Dunque moltissime ombre e ben poche luci nel decreto Balduzzi, che viene
difeso a spada tratta da alcuni sindacati e ci chiediamo riguardo al
necessario finanziamento delle aggregazioni quale soggetto pubblico o
(privato?) dovrà amministrare il budget assegnato. E con quali garanzie?
Saranno i sindacati a gestire tutto questo?
Ogni cittadino si troverà verosimilmente ad avere una specie di piccola
dote per superare la quale il medico dovrà dimostrare l’effettiva
necessità con perdita di tempo ed energie.
Cosa servirebbe dunque veramente a nostro avviso ?
I PS andrebbero potenziati e i MMG, che sono ancora oggi la figura nei
confronti dei quali i cittadini italiani hanno la maggiore fiducia ,
andrebbero sostenuti ed incentivati non senza un’opera di educazione
sanitaria nei confronti dei pazienti, ormai indispensabile per evitare
accessi inutili in ambulatori ed ospedali e salvaguardare la salute di
tutti. La Guardia Medica non andrebbe soppressa, ma potenziata , con
adeguata preparazione dei medici, perché uno dei rischi
dell’aggregazione mono o polifunzionale, se gestita attraverso budget
contrattati con singole Regioni o singole ASL, oltre a determinare una
frammentazione infinita del nostro Sistema Sanitario potrebbe porre seri
problemi di qualità dell’assistenza perché c’è il rischio che con il
budget si paghino medici alle prime armi per gli sgraditi turni di notte
, con conseguente disservizio. Infine come esistono i premi produzione
per i dirigenti amministrativi bisognerebbe introdurre una sorta di
premio per i medici che curano bene i loro pazienti , ovvero per quelli
che meglio educano , meno ricoverano e più assistono i loro pazienti.
Questo e non il populismo del sempre disponibile sarebbe il meccanismo
giusto per una vera rivoluzione della Medicina di base, premiare i
migliori e non obbligare tutti ad una vita d’inferno in unioni
orgiastiche.
Distinti saluti,
I Medici di Sanità in Rete
https://www.facebook.com/groups/sanitainrete
benzomobile- Nuovo Membro
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Data d'iscrizione : 26.02.11
Re: LETTERA APERTA A BALDUZZI
Si prega di diffondere al maggior numero di persone.
Datene notizia anche ai giornali, se potete.
Per il bene di tutti i Cittadini italiani, non solo dei Medici di Famiglia.
Firmate la petizione!
http://www.petizionionline.it/petizione/no-al-decreto-balduzzi-a-rischio-la-tenuta-del-servizio-sanitario-nazionale/7928/d90cf45d889ee01d7b5bb49817934da5
Datene notizia anche ai giornali, se potete.
Per il bene di tutti i Cittadini italiani, non solo dei Medici di Famiglia.
Firmate la petizione!
http://www.petizionionline.it/petizione/no-al-decreto-balduzzi-a-rischio-la-tenuta-del-servizio-sanitario-nazionale/7928/d90cf45d889ee01d7b5bb49817934da5
benzomobile- Nuovo Membro
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Data d'iscrizione : 26.02.11
Re: LETTERA APERTA A BALDUZZI
benzomobile ha scritto:GRUPPO MEDICO SANITA’ IN RETE
https://www.facebook.com/groups/sanitainrete
9/11/2012
LETTERA APERTA
Agli Organi /Agenzia di Stampa
LORO SEDI
..meno male ... credevo di essere rimasto l'unico fesso ( o a scelta egoista, fancazzista e timoroso di cambiamenti) a pensarla così...
giakum- Nuovo Membro
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Re: LETTERA APERTA A BALDUZZI
Condivido tutto. Avrei inserito, anche, la medicina di iniziativa che, per come si sta attualmente realizzando in Toscana (o almeno dalle mie parti), è una vera presa per il c***o (nei confronti Nostri e dei Nostri Pazienti) ed un dispendio di risorse economiche (che è vero che vanno in parte nelle Nostre tasce, ma le bugie hanno le gambe corte) e di persone (infermieri) che farebbero comodo per far crescere la Nostra professione e professionalità.
Qiando si capirà che è finita l'era di dare nel fumo negli occhi ed è iniziata l'era di far davvero vedere la medicina di qualità (almeno per quanto riguarda la Medicina di Base)?
Qiando si capirà che è finita l'era di dare nel fumo negli occhi ed è iniziata l'era di far davvero vedere la medicina di qualità (almeno per quanto riguarda la Medicina di Base)?
mi associo
Ottimo intervento Renato - condivido più che pienamente. ma a dirlo in assemblea ci sputano addosso.
per non parlare del sindacato monopolista nella nostra provincia
Provato a firmare la petizione ma registrato con google entro in petizioni on line ma non c'è questa.
Sbagliato qualcosa ?
per non parlare del sindacato monopolista nella nostra provincia
Provato a firmare la petizione ma registrato con google entro in petizioni on line ma non c'è questa.
Sbagliato qualcosa ?
massimo borri- Nuovo Membro
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Punti : 5125
Voti per importanza dei messaggi : 3
Data d'iscrizione : 01.04.11
Re: LETTERA APERTA A BALDUZZI
Prova qui.massimo borri ha scritto:Ottimo intervento Renato - condivido più che pienamente. ma a dirlo in assemblea ci sputano addosso.
per non parlare del sindacato monopolista nella nostra provincia
Provato a firmare la petizione ma registrato con google entro in petizioni on line ma non c'è questa.
Sbagliato qualcosa ?
Re: LETTERA APERTA A BALDUZZI
Sottoscrivo in pieno la lettera.
Quando qualcuno, esperto in non so cosa, proclama di riformare una istituzione a lui sconosciuta, ma solo sull'onda di un tentativo di manipolare l'opinione pubblica, evidentemente per un proprio tornaconto più o meno evidente, non può che fare danni.
Il cosiddetto "decreto Balduzzi", da qualunque angolo lo si osservi, non ha né testa né piedi, è semplicemente una dichiarazione di intenti, ma senza entrare nel merito di come attuarlo e con quali risorse, tanto più se si rivendica un presupposto irrinunciabile: deve essere a spese zero per la pubblica amministrazione. E' evidente che chi fa certe affermazioni non si rende conto che, se attuato, sarebbe una rivoluzione tale da coinvolgere inevitabilmente l'intero sistema sanitario nazionale e di conseguenza dimostra che non ha le capacità per valutare i pro ed i contro di una riforma di tale portata.
Se è vero tutto ciò, naturalmente esposto in modo eccessivamente sintetico ed incompleto, non si capisce il senso di inserirlo in un decreto, che per definizione ha un carattere di "urgenza" ed ancora meno se tale decreto tratta di "spending review".
Detto ciò consiglierei ai sindacati di settore di valutare con attenzione ogni intervento, favorevole o sfavorevole a giorni alterni, sapendo che si sta parlando solo di "aria fritta". Al contrario, ogni sforzo dovrebbe essere volto ad informare correttamente l'opinione pubblica, smentendo quanto affermato dai mezzi di informazione che si stanno prestando in modo vergognoso al gioco.
Dalla lettera ho ricavato un manifesto che esporrò in sala d'attesa ed invito tutti a fare altrettanto.
Quando qualcuno, esperto in non so cosa, proclama di riformare una istituzione a lui sconosciuta, ma solo sull'onda di un tentativo di manipolare l'opinione pubblica, evidentemente per un proprio tornaconto più o meno evidente, non può che fare danni.
Il cosiddetto "decreto Balduzzi", da qualunque angolo lo si osservi, non ha né testa né piedi, è semplicemente una dichiarazione di intenti, ma senza entrare nel merito di come attuarlo e con quali risorse, tanto più se si rivendica un presupposto irrinunciabile: deve essere a spese zero per la pubblica amministrazione. E' evidente che chi fa certe affermazioni non si rende conto che, se attuato, sarebbe una rivoluzione tale da coinvolgere inevitabilmente l'intero sistema sanitario nazionale e di conseguenza dimostra che non ha le capacità per valutare i pro ed i contro di una riforma di tale portata.
Se è vero tutto ciò, naturalmente esposto in modo eccessivamente sintetico ed incompleto, non si capisce il senso di inserirlo in un decreto, che per definizione ha un carattere di "urgenza" ed ancora meno se tale decreto tratta di "spending review".
Detto ciò consiglierei ai sindacati di settore di valutare con attenzione ogni intervento, favorevole o sfavorevole a giorni alterni, sapendo che si sta parlando solo di "aria fritta". Al contrario, ogni sforzo dovrebbe essere volto ad informare correttamente l'opinione pubblica, smentendo quanto affermato dai mezzi di informazione che si stanno prestando in modo vergognoso al gioco.
Dalla lettera ho ricavato un manifesto che esporrò in sala d'attesa ed invito tutti a fare altrettanto.
- File allegati
Ultima modifica di Admin il Sab 15 Set 2012 - 13:01 - modificato 4 volte.
Re: LETTERA APERTA A BALDUZZI
Da tempo ho in mente di affiggere (provocatoriamente) in sala di attesa dello Studio un paio di cartelli (eliminando tutti gli altri e lasciando solo questi) con scritto:Admin ha scritto: Al contrario, ogni sforzo dovrebbe essere volto ad informare correttamente l'opinione pubblica, smentendo quanto affermato dai mezzi di informazione che si stanno prestando in modo vergognoso al gioco.
- Caro Paziente stai attento ai farmaci che Ti propinano in Farmacia!!!
- Caro Paziente, se il Decreto Balduzzi diventa legge, scordati il Tuo Medico!!!
In questo modo si farebbero delle provocazioni che penso farebbero riflettere molti dei Pazienti che transitano per le Nostre sale di attesa (e non sono pochi).
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