ricetta elettronica

Da noi in UMBRIA siamo partiti, quasi tutti, con la ricetta elettronica. abbiamo un progetto, si chiama SAR Umbria, in pratica è un addon della Millenium che invia le ricette ad un concentratore regionale , il SAR, e da qui al Mef. Incombenze per il medico poche,ma qualche problema.. per esempio il sistema prevede che solo il medico possa inviare le ricette, che non possono essere inviate da un collaboratore/segretaria: quelle ricette fatte dalla postazione segretaria vanno in coda sul pc del medico titolare per essere poi inviate da lui. ma nelle medicine di gruppo o in caso di sostituzione succede che puoi prescrivere per il pz di un altro titolare, che però dovrà essere lui ad inviare quelle ricette, con dubbi molto importanti sulla responsabilità medico legale di quell'atto. tutto questo perchè non è stata considerata la necessità della firma digitale che l'Europa invece ci obbligherà da ottobre 2013. Un'altra criticità è la possibilità di cancellare prescrizioni sbagliate: mentre è possibile su quelle fatte dalla segreteria, ma in ogni caso occorre andare a riprendere e stracciare anche il cartaceo, diventa quasi praticamente impossibile dallo postazione del titolare, perchè se scegli l'opzione di invio diretto, appena mandi in stampa la ricetta viene inviata in auto e non puoi più cancellarla; se invece non scegli l'invio automatico, prima di stampare una ricetta devi controllarla, cancellarla o inviarla se ok, e poi stampa.. un processo che con lo studio pieno non è proprio il massimo della celerità..

Io lavoro in Puglia e posso cancellare tutte le ricette mie e della segretaria e quando ho fatto sostituzione ho inviato io le ricette però il timbro era del collega ( ho dovuto mettere il mio timbro personale e controfirmare ).
A questo punto mi chiedo: in caso di controversie legali il cartaceo dimostra chi ha eseguito veramente la prescrizione, ma quando non ci sarà più?

La semplice firma elettronica delle ricette mediche, ora generata dall'uso di Id e password, dovrà essere sostituita dalla firma digitale dello specialista prescrivente, secondo quando stabilito dalla Direttiva comunitaria del 20 dicembre 2012. Tale normativa, spiega una nota dell'Anorc, Associazione nazionale per operatori e responsabili della conservazione digitale, entra in contraddizione con quella italiana, la quale prevede che «il sistema per l'autenticazione dei medici, predisposto per l'utilizzo della piattaforma del Sistema di accoglienza centrale (Sac quello alla base anche della tessera sanitaria) e per la generazione di certificati di malattia e ricette mediche digitali si basi tramite la semplice digitazione di Id e password, con la conseguenza che il documento informatico costituente la prescrizione o la ricetta medica risulta provvisto della sola firma elettronica semplice, ai sensi dell'art. 21 del Codice dell'amministrazione digitale». Il rischio è di generare documenti non più validi, dal momento che, si legge nella nota, la nuova direttiva stabilisce che gli Stati membri provvedano a che le ricette contengano, tra gli altri dati previsti anche «la firma per l'identificazione dello specialista prescrivente» che deve necessariamente essere in «forma scritta o digitale in base al mezzo scelto per l'emissione della ricetta».

Penso che questo articolo possa essere esuastivo per le tue perplessità. Noi SNAMI a livello nazionale stiamo facendo dei passi in questa direzione per far si che finalmente tutti prescrivano e tutti si assumino le responsabilità prescrittive.

Marcello