flussi uls 15
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flussi uls 15
Giorno a tutti! Ho scaricato il file flussi7 ed estratto il file xml. Il problema è che nell'usl di Cittadella quando carico il file mi dice che c'è un errore di oradata come riscontrato da altri colleghi. E' possibile mettere mano al programma non in maniera troppo difficoltosa per poter creare il benedetto file o noi medici veneti siamo obbligati a spendere i 200 euro per acn?Potreste darmi una mano cortesemente?
Grazie mille
Fernandes
Grazie mille
Fernandes
pfernandes- Nuovo Membro
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Re: flussi uls 15
L'errore si verifica quando il file flussiinformativi7 genera il file XML oppure il file XML viene generato normalmente e l'errore si verifica successivamente quando invii il file alla ASL ? Se è vera la prima ipotesi si può rimediare ;Nella seconda ipotesi purtroppo non si può fare molto (ogni ASL vuole i sui formati ed è impossibile fare 300-400 file diversi, tanti quanti sono le asl d'italia)
draleo83
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draleo83- Membro Junior
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Re: flussi uls 15
draleo83 ha scritto:L'errore si verifica quando il file flussiinformativi7 genera il file XML oppure il file XML viene generato normalmente e l'errore si verifica successivamente quando invii il file alla ASL ? Se è vera la prima ipotesi si può rimediare ;Nella seconda ipotesi purtroppo non si può fare molto (ogni ASL vuole i sui formati ed è impossibile fare 300-400 file diversi, tanti quanti sono le asl d'italia)
draleo83
l'errore si verifica solo quando carico il file nel sito dell'usl...ho letto il formato che richiede l'usl ed in pratica manca una stringa ma non ho idea di come inserirla e da dove... non mi dite che bisogna per forza di cose spendere 200 euro+iva per acn per avere un programma in più che userò solo per questo visto che i certificati li faccio on line...
pfernandes- Nuovo Membro
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Re: flussi uls 15
prova ad inviarmi il formato richiesto dalla tua asl (qualche documento che spieghi come deve essere compilato questo file o meglio un esempio di tale formato)
draleo@libero.it
Se si tratta di modificare qualche parametro, si può fare; ma se occorresse stravolgere tutto il file , allora occorrono mesi di tempo...
Purtroppo, per me l'informatica è solo un hobby notturno...
draleo83
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draleo83- Membro Junior
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Re: flussi uls 15
draleo83 ha scritto:prova ad inviarmi il formato richiesto dalla tua asl (qualche documento che spieghi come deve essere compilato questo file o meglio un esempio di tale formato)
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Se si tratta di modificare qualche parametro, si può fare; ma se occorresse stravolgere tutto il file , allora occorrono mesi di tempo...
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draleo83
ho avuto lo stesso problema, per adesso ho accettato di inviare i flussi in formato xls sia con la versione di Leonardo che con quella di Alfonso. Il problema come già Leonardo ha avuto modo di vedere è nella struttura del file xlm che è diverso nella "nostra" ULSS 15 di Cittadella, l'alternativa è spender 200 euro (NETMEDICA) + 300 di ACN e avere tutto pronto grazie alle elaborazioni di netmedica (c'è lo zampino FIMMG), io per il momento resisto senza spendere altri soldi e poi si vedrà.
Grazie ai colleghi Leonardo e Alfonso e a tutti gli altri che spesso ci suppotano.
Ciao Mimmo
Mimmo- Nuovo Membro
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Re: flussi uls 15
Non c'è che dire, se la FIMMG veneta è riuscita a concludere un accordo così AVANZATO con la regione speriamo almeno non crei un precedente nelle altre regioni d'Italia!!!Mimmo ha scritto:draleo83 ha scritto:prova ad inviarmi il formato richiesto dalla tua asl (qualche documento che spieghi come deve essere compilato questo file o meglio un esempio di tale formato)
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Se si tratta di modificare qualche parametro, si può fare; ma se occorresse stravolgere tutto il file , allora occorrono mesi di tempo...
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draleo83
ho avuto lo stesso problema, per adesso ho accettato di inviare i flussi in formato xls sia con la versione di Leonardo che con quella di Alfonso. Il problema come già Leonardo ha avuto modo di vedere è nella struttura del file xlm che è diverso nella "nostra" ULSS 15 di Cittadella, l'alternativa è spender 200 euro (NETMEDICA) + 300 di ACN e avere tutto pronto grazie alle elaborazioni di netmedica (c'è lo zampino FIMMG), io per il momento resisto senza spendere altri soldi e poi si vedrà.
Grazie ai colleghi Leonardo e Alfonso e a tutti gli altri che spesso ci suppotano.
Ciao Mimmo
Ma non si era stabilito a livello nazionale che:
In sintesi i disposti del DM. 21 febbraio 2011 (Avvio trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori) trovano contrattualmente applicabilità a condizione che a livello regionale le OO.SS. abbiano condiviso con uno specifico accordo modalità e strumenti per consentire ai medici di utilizzare i sistemi informativi messi a disposizione dalle Regioni.
Per Fimmg questo può avvenire solo a impatto zero per il medico: sia da un punto di vista economico che dei carichi di lavoro. In carenza della condivisione citata e prevista dall’art 13 comma 5, ACN vigente, il medico non è posto nelle condizioni di ottemperare agli obblighi derivanti dall’art.59 ter e quindi risulta non sanzionabile a termini convenzionali". Oppure le direttive nazionali sono solo pure velleità?
madelbi- Moderatore
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Re: flussi uls 15
L' ACN stabilisce SOLTANTO che il MMG debba inviare certi dati entro
certe scadenze, ma NON STABILISCE il formato da utilizzare ; inoltre precisa
che eventuali spese necessarie per questo scopo non devono essere a carico del
MMG.
Quindi , a mio parere - a meno che non esistano accordi locali (regionali o
aziendali) che stabiliscano diversamente - pretendere che questi dati siano
inviati con formati XML particolari , rappresenta una CHIARA violazione
dell'ACN.
In definitiva ritengo che per ottemperare agli obblighi dell'ACN basta inviare
questi dati, in uno dei formati più comunemente usati (xls,txt,csv).
Se questi non gli andassero bene, sarà compito delle ASL trasformarli nel
formato a loro più congeniale, oppure pagheranno loro il software necessario
allo scopo.
In generale per quanto riguarda gli accordi locali, purtroppo spessi essi vengono sottoscritti
da colleghi scarsamente esperti in materia informatica e condizionati dai rapporti troppo stretti
tra società scientifiche e le softwarehouse (ma non c'è un conflitto d'interesse ?)
Leonardo draghini
Ps: tra l'altro sto realizzando una modifica a Flussinformativi7 che genererà il
tabulato da inviare anche in formato txt e csv (oltre che xls e XML standard già
presenti)
Tra una decina di gg dovrebbe essere pronta
certe scadenze, ma NON STABILISCE il formato da utilizzare ; inoltre precisa
che eventuali spese necessarie per questo scopo non devono essere a carico del
MMG.
Quindi , a mio parere - a meno che non esistano accordi locali (regionali o
aziendali) che stabiliscano diversamente - pretendere che questi dati siano
inviati con formati XML particolari , rappresenta una CHIARA violazione
dell'ACN.
In definitiva ritengo che per ottemperare agli obblighi dell'ACN basta inviare
questi dati, in uno dei formati più comunemente usati (xls,txt,csv).
Se questi non gli andassero bene, sarà compito delle ASL trasformarli nel
formato a loro più congeniale, oppure pagheranno loro il software necessario
allo scopo.
In generale per quanto riguarda gli accordi locali, purtroppo spessi essi vengono sottoscritti
da colleghi scarsamente esperti in materia informatica e condizionati dai rapporti troppo stretti
tra società scientifiche e le softwarehouse (ma non c'è un conflitto d'interesse ?)
Leonardo draghini
Ps: tra l'altro sto realizzando una modifica a Flussinformativi7 che genererà il
tabulato da inviare anche in formato txt e csv (oltre che xls e XML standard già
presenti)
Tra una decina di gg dovrebbe essere pronta
draleo83- Membro Junior
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Re: flussi uls 15
Sarò duro di testa e poco esperto in management ma...continuo a non capire COSA SE NE FANNO le ASL di dati che già hanno o gli arrivano dalle farmacie e dai vari servizi sanitari. Tra l'altro è noto che la farmaceutica incide solo per il 10% sulla spesa sanitaria totale, e solo a questa continuano a fare le pulci. Ma allora se i dati raccolti non sono utili perchè continuare a richiederli?
Io credo che all'origine di tutto stiano le ditte produttrici di software medici e i loro grandi manager come per esempio...
Giorgio Moretti, 48 anni, fiorentino, sposato, una figlia, fondatore e attuale amministratore delegato-azionista di riferimento del gruppo Dedalus, leader in Italia nella produzione di software in ambito sanitario e clinico (dieci sedi, la principale a Firenze; 550 addetti per 50 milioni di fatturato consolidato; 250 clienti pubblici, 300 privati e oltre 17 mila medici di famiglia), ha accettato la carica per tre anni di presidente di una municipalizzata (Quadrifoglio che si occupa di mondezza)..."Va in questa direzione l'accordo firmato dall'amministratore delegato di Dedalus, che prevede l'ingresso al 19% del fondo Mandarin nel capitale del gruppo fiorentino leader in Italia nei sistemi informativi clinici della sanità pubblica, nel software per medici e pediatri di famiglia e, soprattutto, nella tecnologia e nella modellistica per l'integrazione ospedale-territorio. http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-10-06/dedalus-firmera-software-nuovo-222201.shtml?uuid=AYOVuTXC
Questi devono dare fiato all'impresa italiana, creare nuovi posti di lavoro, ricevere incentivi governativi per questo...allora PRODUCONO IL SOFTWARE (anche ADD_ON); questo deve essere venduto quindi si commissiona al Brunetta di turno una legge ad hoc, concordata con le parti sociali, s'intende!, le regioni "integrano" il contratto con un ritocco di euro che servano ad acquistare o far acquistare il software...e il cerchio si chiude. Mi sembra che l'esempio del Veneto, con l'intervento di NETMEDICA, sia un esempio lampante!!
Non mi straccio le vesti che si faccia “impresa” ma CHI PAGA?? Se il “prodotto” è una bufala, in questo caso la produzione dati è inservibile, chiunque paghi (sempre noi!!) spreca il suo tempo e il suo denaro
Io credo che all'origine di tutto stiano le ditte produttrici di software medici e i loro grandi manager come per esempio...
Giorgio Moretti, 48 anni, fiorentino, sposato, una figlia, fondatore e attuale amministratore delegato-azionista di riferimento del gruppo Dedalus, leader in Italia nella produzione di software in ambito sanitario e clinico (dieci sedi, la principale a Firenze; 550 addetti per 50 milioni di fatturato consolidato; 250 clienti pubblici, 300 privati e oltre 17 mila medici di famiglia), ha accettato la carica per tre anni di presidente di una municipalizzata (Quadrifoglio che si occupa di mondezza)..."Va in questa direzione l'accordo firmato dall'amministratore delegato di Dedalus, che prevede l'ingresso al 19% del fondo Mandarin nel capitale del gruppo fiorentino leader in Italia nei sistemi informativi clinici della sanità pubblica, nel software per medici e pediatri di famiglia e, soprattutto, nella tecnologia e nella modellistica per l'integrazione ospedale-territorio. http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-10-06/dedalus-firmera-software-nuovo-222201.shtml?uuid=AYOVuTXC
Questi devono dare fiato all'impresa italiana, creare nuovi posti di lavoro, ricevere incentivi governativi per questo...allora PRODUCONO IL SOFTWARE (anche ADD_ON); questo deve essere venduto quindi si commissiona al Brunetta di turno una legge ad hoc, concordata con le parti sociali, s'intende!, le regioni "integrano" il contratto con un ritocco di euro che servano ad acquistare o far acquistare il software...e il cerchio si chiude. Mi sembra che l'esempio del Veneto, con l'intervento di NETMEDICA, sia un esempio lampante!!
Non mi straccio le vesti che si faccia “impresa” ma CHI PAGA?? Se il “prodotto” è una bufala, in questo caso la produzione dati è inservibile, chiunque paghi (sempre noi!!) spreca il suo tempo e il suo denaro
madelbi- Moderatore
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