Abbruzzo...
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Abbruzzo...
Un errore che bisognerà tenersi? Al momento sembra difficile ipotizzare
un ritiro delle tessere per la correzione che costerebbe non poco
Intanto la direzione Sanità della Regione, «a tutela dell'immagine e
dell'interesse dell'Abruzzo», annuncia di avere avviato le opportune
verifiche. In particolare, gli uffici regionali hanno chiesto
chiarimenti alla Sogei, società informatica che, per conto del Ministero
dell'Economia, realizza le tessere sanitarie a livello nazionale.La
notizia della consonante di troppo nelle tessere - in poche ore lo
strafalcione ha fatto il giro del web e dei social network - era stata
segnalata ieri dal coordinatore regionale Giovani dell'Italia dei
Valori, Giampiero Riccardo, che in un post sul suo blog aveva pubblicato
la foto di una delle tessere incriminate, ricevuta via mail da un
cittadino.<BR>«In queste ore in collaborazione con il gruppo
consiliare regionale Italia dei Valori», ha spiegato Riccardo sul suo
sito, «sto cercando di risalire alla gara d'appalto per questa tipologia
di servizio e capire se addirittura oltre alla magra figura, ci possa
essere stato un danno erariale per le casse regionali. Qualcuno
sicuramente dirà: "Va beh...si capisce lo stesso". Io credo che
l'incapacità è un virus, che meno di diffonde, meglio è per
tutti».<BR><BR>
LE TESSERE SARANNO SOSTITUITE SENZA
COSTI AGGIUNTIVI La Sogei, società che per conto del Ministero
dell'Economia realizza le tessere sanitarie a livello nazionale, precisa
che ha già attivato «il processo di sostituzione delle tessere
sanitarie inviate ai cittadini della Regione Abruzzo con la dicitura
errata». «Tale operazione di sostituzione - si legge in una nota - non
comporterà nessun tipo di onere a carico del cittadino e dello Stato. In
attesa della tessera sanitaria sostitutiva - si legge ancora -, quella
attualmente a disposizione è valida a tutti gli effetti».
Questa è la notizia, già nota e ripresa dal sito FIMMG Roma. La Sogei dice che rifarà le tessere senza costi aggiuntivi per lo Stato (e dunque per noi contribuenti) ma francamente fatico a non pensare che in un modo o nell'altro rientreranno magari caricando qualche altro capitolo di spesa (a pensar male si fa peccato ma....come diceva Andreotti). Il punto è che a me, cittadino comune, non basta avere il servizio di sostituzione. Personalmente credo che il danno ci sia già per il semplice fatto che la Sogei ha mandato fuori le tessere "analfabete" senza che nessuno (ci sarà un correttore di bozze o figura simile per un lavoro del genere, spero) si sia accorto della cosa. Per come la vedo io vorrei anche la testa del responsabile di un errore così marchiano. Con noi non credo che lo stato sarebbe così generoso se commettessimo errori di tale evidenza. Si, la Sogei è un ente privato; beh, anche noi lo siamo in quanto convenzionati.
Forse stasera mi sento un po' troppo cattivo...
che ne pensate?
Anpic
un ritiro delle tessere per la correzione che costerebbe non poco
Intanto la direzione Sanità della Regione, «a tutela dell'immagine e
dell'interesse dell'Abruzzo», annuncia di avere avviato le opportune
verifiche. In particolare, gli uffici regionali hanno chiesto
chiarimenti alla Sogei, società informatica che, per conto del Ministero
dell'Economia, realizza le tessere sanitarie a livello nazionale.La
notizia della consonante di troppo nelle tessere - in poche ore lo
strafalcione ha fatto il giro del web e dei social network - era stata
segnalata ieri dal coordinatore regionale Giovani dell'Italia dei
Valori, Giampiero Riccardo, che in un post sul suo blog aveva pubblicato
la foto di una delle tessere incriminate, ricevuta via mail da un
cittadino.<BR>«In queste ore in collaborazione con il gruppo
consiliare regionale Italia dei Valori», ha spiegato Riccardo sul suo
sito, «sto cercando di risalire alla gara d'appalto per questa tipologia
di servizio e capire se addirittura oltre alla magra figura, ci possa
essere stato un danno erariale per le casse regionali. Qualcuno
sicuramente dirà: "Va beh...si capisce lo stesso". Io credo che
l'incapacità è un virus, che meno di diffonde, meglio è per
tutti».<BR><BR>
LE TESSERE SARANNO SOSTITUITE SENZA
COSTI AGGIUNTIVI La Sogei, società che per conto del Ministero
dell'Economia realizza le tessere sanitarie a livello nazionale, precisa
che ha già attivato «il processo di sostituzione delle tessere
sanitarie inviate ai cittadini della Regione Abruzzo con la dicitura
errata». «Tale operazione di sostituzione - si legge in una nota - non
comporterà nessun tipo di onere a carico del cittadino e dello Stato. In
attesa della tessera sanitaria sostitutiva - si legge ancora -, quella
attualmente a disposizione è valida a tutti gli effetti».
Questa è la notizia, già nota e ripresa dal sito FIMMG Roma. La Sogei dice che rifarà le tessere senza costi aggiuntivi per lo Stato (e dunque per noi contribuenti) ma francamente fatico a non pensare che in un modo o nell'altro rientreranno magari caricando qualche altro capitolo di spesa (a pensar male si fa peccato ma....come diceva Andreotti). Il punto è che a me, cittadino comune, non basta avere il servizio di sostituzione. Personalmente credo che il danno ci sia già per il semplice fatto che la Sogei ha mandato fuori le tessere "analfabete" senza che nessuno (ci sarà un correttore di bozze o figura simile per un lavoro del genere, spero) si sia accorto della cosa. Per come la vedo io vorrei anche la testa del responsabile di un errore così marchiano. Con noi non credo che lo stato sarebbe così generoso se commettessimo errori di tale evidenza. Si, la Sogei è un ente privato; beh, anche noi lo siamo in quanto convenzionati.
Forse stasera mi sento un po' troppo cattivo...
che ne pensate?
Anpic
anpic- Membro Junior
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