e adesso anche questa
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e adesso anche questa
«La fattura elettronica non è un obbligo per il medico ma dall'anno prossimo potrebbe diventarlo de facto anche se la legge per tutto il 2017 non impone nulla. Infatti qualsiasi fornitore potrà spedire al medico la fattura elettronica, così come gli potrà essere chiesta, il medico avrà convenienza a linkarsi al sito dell'Agenzia delle Entrate e il Fisco gli darà strumenti e motivi per tenere da allora una contabilità online». Carmelo Lo Bello dello studio commercialistico omonimo, dedicato ai medici e ai dentisti, ha ben presente come dall'oggi al domani l'informatizzazione dell'invio dei dati dei clienti per la precompilazione del modello 730 abbia cambiato un mondo non solo per i camici ma anche per i ragionieri. «Sapevamo che dal 1° luglio l'Agenzia delle Entrate avrebbe messo a disposizione, gratuitamente, dei contribuenti un servizio per la generazione, la trasmissione e la conservazione delle fatture elettroniche in vista dell'adempimento il cui inizio è previsto da gennaio del prossimo anno dal Decreto Ministeriale 3 aprile 2013, numero 55. L'opzione è facoltativa mentre per la Pubblica amministrazione è già obbligatoria.
Ma intanto ci ritroviamo già a giugno la procedura disponibile per collegarsi al sito dell'Agenzia delle entrate. Che entro ottobre mette ufficialmente a disposizione di ogni professionista la possibilità di archiviare gratuitamente sul proprio sito le fatture redatte online».
La digitalizzazione si fa per "svecchiare" i metodi di archiviazione, si tagliano i costi della carta, si riduce l'evasione fiscale tracciando le fatture nell'ambito di un processo digitale a norma. Al professionista basterà inviare in formato elettronico anche solo i dati della fattura. Chi sceglie la fatturazione elettronica potrà beneficiare rimborsi IVA in 3 mesi; riduzione da 4 a 3 anni dei termini di accertamento; esonero dall'obbligo di Spesometro; comunicazioni Black List; controlli fiscali più semplici; addio agli scontrini fiscali. Bene farà a dotarsi di firma elettronica di cui può chiedere lumi al commercialista o alle regioni (se hanno un servizio gratuito che consente l'inoltro telematico della fattura online alle partite Iva) o aderendo ad una delle convenzioni stipulate da Enpam o Fnomceo con Aruba e Telecom; la prima garantisce conservazione per 10 euro l'anno più 45 euro una tantum per la firma elettronica, la seconda garantisce spedizione e grandi spazi d'archiviazione a 60 euro/ anno, ma ci sono altri siti come www.fatturapa.com cui è possibile registrarsi per ottenere servizi da 25 euro anno per professionisti e da 50 euro se si vuole ricevere in Pdf i documenti. Tutto questo però presto farà i conti con il servizio gratuito dell'agenzia delle Entrate, al quale si accederà con il Pin unico (Spid) e, una volta optato per questo sistema di spedizione delle fatture, per il Fisco formalmente l'opzione avrà effetto dall'inizio dell'anno solare 2016 fino alla fine del quarto anno solare successivo e, se non revocata, si rinnoverà di quinquennio in quinquennio. Peraltro, se il documento informatico è conservato da una pubblica amministrazione, cessa l'obbligo di conservazione a carico dei cittadini e delle imprese. I medici e i dentisti sono interessati alla fattura elettronica come liberi professionisti o come convenzionati con l'Asl. Nel primo caso il committente è il cittadino, e ne abbiamo trattato. Invece, l'obbligo delle pubbliche amministrazioni di spedire la fattura elettronica e di chiederla è obbligatorio da aprile 2015. «L'obbligo - spiega Lo Bello -solo in casi sporadici riguarda anche la corresponsione degli emolumenti del medico di famiglia che ad esempio in Trentino viene corrisposto previa presentazione di fattura. Peraltro, l'Agenzia delle entrate con nota 98 del 27/11/15 ha risposto a Fimmg che per ricevere gli emolumenti il medico convenzionato non deve fare fattura ma è l'Asl a spedire i fogli di liquidazione cartacei». Analogo iter mantiene l'Inps.
Mauro Miserendino
Ma intanto ci ritroviamo già a giugno la procedura disponibile per collegarsi al sito dell'Agenzia delle entrate. Che entro ottobre mette ufficialmente a disposizione di ogni professionista la possibilità di archiviare gratuitamente sul proprio sito le fatture redatte online».
La digitalizzazione si fa per "svecchiare" i metodi di archiviazione, si tagliano i costi della carta, si riduce l'evasione fiscale tracciando le fatture nell'ambito di un processo digitale a norma. Al professionista basterà inviare in formato elettronico anche solo i dati della fattura. Chi sceglie la fatturazione elettronica potrà beneficiare rimborsi IVA in 3 mesi; riduzione da 4 a 3 anni dei termini di accertamento; esonero dall'obbligo di Spesometro; comunicazioni Black List; controlli fiscali più semplici; addio agli scontrini fiscali. Bene farà a dotarsi di firma elettronica di cui può chiedere lumi al commercialista o alle regioni (se hanno un servizio gratuito che consente l'inoltro telematico della fattura online alle partite Iva) o aderendo ad una delle convenzioni stipulate da Enpam o Fnomceo con Aruba e Telecom; la prima garantisce conservazione per 10 euro l'anno più 45 euro una tantum per la firma elettronica, la seconda garantisce spedizione e grandi spazi d'archiviazione a 60 euro/ anno, ma ci sono altri siti come www.fatturapa.com cui è possibile registrarsi per ottenere servizi da 25 euro anno per professionisti e da 50 euro se si vuole ricevere in Pdf i documenti. Tutto questo però presto farà i conti con il servizio gratuito dell'agenzia delle Entrate, al quale si accederà con il Pin unico (Spid) e, una volta optato per questo sistema di spedizione delle fatture, per il Fisco formalmente l'opzione avrà effetto dall'inizio dell'anno solare 2016 fino alla fine del quarto anno solare successivo e, se non revocata, si rinnoverà di quinquennio in quinquennio. Peraltro, se il documento informatico è conservato da una pubblica amministrazione, cessa l'obbligo di conservazione a carico dei cittadini e delle imprese. I medici e i dentisti sono interessati alla fattura elettronica come liberi professionisti o come convenzionati con l'Asl. Nel primo caso il committente è il cittadino, e ne abbiamo trattato. Invece, l'obbligo delle pubbliche amministrazioni di spedire la fattura elettronica e di chiederla è obbligatorio da aprile 2015. «L'obbligo - spiega Lo Bello -solo in casi sporadici riguarda anche la corresponsione degli emolumenti del medico di famiglia che ad esempio in Trentino viene corrisposto previa presentazione di fattura. Peraltro, l'Agenzia delle entrate con nota 98 del 27/11/15 ha risposto a Fimmg che per ricevere gli emolumenti il medico convenzionato non deve fare fattura ma è l'Asl a spedire i fogli di liquidazione cartacei». Analogo iter mantiene l'Inps.
Mauro Miserendino
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